Circ. n. 316
Del 03/06/2019
Agli studenti e alle loro famiglie
Ai docenti
Tra alcuni giorni inizieranno, anche nella nostra scuola, gli esami di stato al termine del secondo ciclo di istruzione, che, alla fine di ogni anno scolastico rappresentano sempre un importante, atteso momento per la vita e per l’esperienza scolastica e squisitamente umana di molti giovani.
Gli esami costituiscono, altresì, per la nostra Istituzione Scolastica un interessante e stimolante tempo opportuno per effettuare un bilancio articolato su molti aspetti della didattica, dell’organizzazione, della capacità di affrontare le sfide della modernizzazione e delle riforme.
Incoraggio i docenti ad approfittare di questa eccezionale occasione per un ripensamento su se stessi, sugli originali traguardi raggiunti, su quanto si poteva fare, magari di più e meglio.
Il mio pensiero affettuoso, il mio saluto ed il mio augurio di buon lavoro vanno, prima di tutto, agli studenti impegnati a mettere a punto gli ultimi “ritocchi” della loro preparazione, alle famiglie coinvolte emotivamente a sostenere la fatica dei giovani e ai docenti che stanno completando la delicata, particolare formazione dei loro studenti per affrontare nel migliore dei modi le prove d’esame.
Ai giovani chiedo di prepararsi con serietà ed impegno, vivendo con serenità la fatica e le ultime giornate di preparazione.
L’esame deve essere palestra di vita. Una tale affermazione può apparire retorica, ma ognuno sa quanto è vera, soprattutto nei nostri tempi in cui la temperanza, il mettersi alla prova, il sacrificio e l’essere esigenti con se stessi sembrano costare moltissimo, forse troppo, ai ragazzi.
Allora, spetta a noi adulti il compito e il dovere di aiutare gli studenti, anche attraverso un esame condotto bene, a superare con orgoglio e con fiducia gli ostacoli che li separano dalla piena affermazione di sé, senza dimenticare i deboli, chi arranca faticosamente ancora oggi, a pochi giorni dall’inizio delle prove, e chi, nonostante l’impegno e la costanza, ha incontrato ostacoli più grandi della sua volontà.
Chi lavora nella scuola sa che lo studio è ancora ritenuto, dai più, importante e determinante per le proprie scelte future e per la vita e sa anche che le eccellenze tra i nostri banchi sono molte. Esse devono essere premiate, con ogni mezzo possibile, incoraggiate e stimolate a fare ancora meglio per se stesse, per i loro cari, per il futuro del nostro Paese.
Sono sicuro che i tanti valori di ascolto, di accoglienza, di apertura ai giovani, di corretta valutazione, di competenza educativa nel premiare chi se lo merita appartengano ancora, in modo ampio e diffuso, alla sensibilità dei docenti e della nostra scuola.
Da parte mia esprimo a tutti sincera vicinanza, collaborazione e disponibilità, come in tante altre occasioni e come sempre!
Il Dirigente Scolastico
Prof. Giovanni Lo Cascio
Firma autografa sostituita a mezzo stampa
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